Santa Sede: regole commerciali più eque contro povertà

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Kardinal-Staatssekretär Pietro Parolin zelebriert eine Messe in der Basilika St. Nikolaus in Amsterdam während seines Besuchs anlässlich des 750-jährigen Stadtjubiläums. (Photo by Dingena Mol / ANP / AFP) (Photo by DINGENA MOL/ANP/AFP via Getty Images) Getty Images

La Santa Sede lancia un appello per regole commerciali più eque nel mondo. Secondo Vatican News, la globalizzazione continua a produrre vincitori e vinti sulla base di regole "truccate".

Gli accordi commerciali da soli non bastano a fermare fame e instabilità globale. Solo un commercio guidato dalla giustizia può diventare la leva per liberare milioni di persone dalla povertà.

Paesi senza sbocco al mare penalizzati

I Paesi senza accesso al mare pagano un prezzo particolarmente alto, ha sottolineato il nunzio apostolico Caccia nella sua analisi. Questi territori affrontano costi di trasporto elevati e difficoltà logistiche.

La maggiore vulnerabilità ai cambiamenti climatici e agli shock esterni aggrava ulteriormente la situazione. Le distorsioni del commercio globale si intrecciano con un "eccesso di sfruttamento ambientale" che spinge intere comunità verso fame e povertà.

La povertà non è inevitabile

Monsignor Caccia ha ribadito che la povertà non è un destino inevitabile. È invece la conseguenza diretta di scelte politiche e strutture economiche ingiuste.

Proprio per questo motivo può e deve essere superata. Serve una volontà politica concreta, capace di mettere giustizia e solidarietà al centro delle regole commerciali.

Commercio al servizio dell'uomo

Il commercio e la crescita economica non sono fini a se stessi. Rappresentano strumenti per il progresso umano integrale e il bene comune.

Per la Santa Sede, mettere la persona al centro delle strategie di sviluppo non è un lusso etico ma una necessità strategica. Senza giustizia economica non ci sarà stabilità politica, senza solidarietà internazionale non ci sarà pace.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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